IGIENE E PROFILASSI
Una visita dal dentista ogni sei mesi consente di tenere adeguatamente sotto controllo la situazione complessiva del cavo orale, sia in termini di intercettazione precoce di eventuali patologie gravi sia per la prevenzione relativa alle malattie della bocca, soprattutto per coloro che hanno dentature predisposte all’accumulo di placca e tartaro.
“Una visita di controllo dal dentista ogni sei mesi è il modo migliore per preservare la propria salute ed il sorriso”
PARODONTOLOGIA
La gengivite è la forma iniziale e più lieve di infiammazione parodontale, le gengive appaiono arrossate, gonfie e sanguinano facilmente. La gengivite è spesso causata da carenza di igiene dentale e quindi viene curata principalmente mediante l’ablazione del tartaro e le istruzioni all’igiene orale domiciliare.
Una buona igiene orale rappresenta, infatti, il presupposto fondamentale per il mantenimento della salute della nostra bocca.
Se non curate le forme di gengivite possono evolvere in malattia parodontale, conosciuta anche col nome di piorrea. Si tratta di una malattia dei tessuti di sostegno profondi del dente che nella maggior parte dei casi termina con la perdita del dente stesso. Infatti la malattia parodontale in Italia è la prima causa di perdita di elementi dentali.
“Eseguiamo interventi di chirurgia parodontale con tecniche di rigenerazione dei tessuti innovative per poter mantenere i denti in salute”
IMPLANTOLOGIA
L’implantologia negli ultimi anni ha fatto enormi passi avanti.
L’obbiettivo che la ricerca scientifica si è proposta in questo ambito è stato quello di minimizzare il disagio dei pazienti attraverso la riduzione dei tempi della riabilitazione.
Si è quindi arrivati all’introduzione del concetto di carico immediato: nei casi in cui si renda necessario estrarre dei denti, è oggi possibile inserire immediatamente gli impianti e, sempre nella stessa seduta, rilevare un’impronta che permetterà al tecnico, in sole 48 ore, di confezionare una protesi provvisoria fissa che consentirà al paziente di riavere subito il proprio sorriso.
Una volta che sarà passato il tempo necessario alla guarigione dei tessuti si procederà alla realizzazione della protesi definitiva, realizzata con lo scopo di ridare la migliore funzione possibile accompagnata all’estetica.
Inoltre si è progressivamente ridotto il numero minimo degli impianti necessari per sostenere il carico di un intera arcata: attualmente è possibile una riabilitazione protesica fissa utilizzando solamente 6 impianti (All-on-six) o addirittura solo 4 (All-on-four). In tal modo è possibile contenere le spese e fare in modo che l’implantologia sia una soluzione terapeutica alla portata di fasce più ampie della popolazione.
“Con gli impianti si torna ad avere una propria dentatura, con il carico immediato si riduce il disagio e lo stress dell’intervento”
PROTESI
Protesi fisse
Le protesi fisse possono essere utilizzate per ricostruire le parti anatomiche del dente distrutte in maniera significativa dalla carie, in modo da ripristinare la funzione masticatoria e preservare il dente da eventuali fratture dovute alla sua eccessiva debolezza conseguente alla carie. A questo scopo si usano prevalentemente corone singole oppure intarsi, in composito o ceramica.
Quando una protesi deve sostituire elementi dentari andati persi, si utilizzano invece dei ponti.
Le protesi fisse vengono cementate in modo permanente ad alcuni elementi dentari detti elementi pilastro e non possono essere rimosse dal paziente.
Completano il quadro delle protesi fisse le faccette in composito o ceramica, che consistono in “gusci” da applicare sui denti per finalità di estetica elevata o ripristino funzionale.
Protesi mobili
Sono dispositivi che restituiscono gli elementi dentari andati persi, ma possono essere rimossi dal paziente per eseguire quotidianamente l’igiene orale.
Fanno parte di questi dispositivi la protesi totale, la protesi scheletrata e la protesi a supporto radicolare.
Diventano delle protesi di prima scelta quando non ci sono abbastanza elementi dentari per eseguire corone o ponti e non è possibile posizionare degli impianti a causa della ridotta presenza di osso.
In questi casi infatti l’unico metodo per sostituire i denti mancanti è quello di ricorrere alla protesi rimovibile, che garantisce funzionalità ma, come detto, all’occorrenza può essere rimossa dal paziente.
“Nella realizzazione delle protesi facciamo ampio uso di tecnologie computerizzate che consentono una precisione assoluta”
CONSERVATIVA
L’odontoiatria conservativa è la disciplina che si occupa della ricostruzione degli elementi dentari, quando carie o traumi ne hanno comportato la perdita di una parte. Negli ultimi vent’anni l’odontoiatria ricostruttiva è radicalmente cambiata grazie ai nuovi sistemi adesivi, ai materiali estetici, e alle tecniche restaurative, dirette e indirette, sempre più raffinate. La conservativa moderna è basata sul concetto di minima invasività, con la rimozione del solo tessuto cariato e la sua sostituzione con un materiale da restauro
“I denti: un bene prezioso da conservare”
ENDODONZIA
L’endodonzia è la cura delle patologie della polpa dentaria e dei canali radicolari. La cura canalare, infatti, mira a rimuovere le cause dell’infezione o dell’infiammazione della polpa del dente.
Infine, occorre sottolineare che un dente trattato è un dente ancora funzionale e, contrariamente a quanto spesso si crede, continua il suo rapporto con il corpo e gli elementi nutrizionali. Per questo va curato nel corso del tempo come tutti gli altri denti: così facendo, avrà la stessa aspettativa di vita dei denti sani non trattati.
“Un dente devitalizzato è un dente che conserva il suo rapporto con il corpo, mantenendo intatte le sue funzioni”